SportTravel

La Valtellina alimenta lo sport: istituzioni, operatori della filiera agroalimentare, esperti di nutrizione e campioni a confronto

E’ possibile una nuova via fra “agricoltura industriale” e “agricoltura biologica” che garantisca bontà, salute, prezzi onesti, ma anche un corretto reddito a tutti gli attori della filiera alimentare, e in particolare all’agricoltura di montagna? Come conciliare cibo buono e stile di vita sano, con la consapevolezza che la qualità e la sicurezza alimentare hanno un costo?

Istituzioni, produttori, rappresentanti della GDO ed esperti di nutrizione si sono riuniti oggi a Chiuro (SO) per confrontarsi sull’argomento e aprire un dibattito sulle opportunità e le prospettive future del settore. Il filo conduttore che ha legato tutti gli interventi della manifestazione promossa da Kometa 99 zrt e dalla famiglia Ernesto Pedranzini di Bormio è stato il territorio ospitante, la Valtellina: un contesto produttivo peculiare, che unisce alla bellezza paesaggistica una tradizione agricola di lungo corso e dove la tipicità del territorio si riflette nella qualità, il gusto e l’etica dei suoi prodotti eno-gastronomici.

“La Valtellina alimenta lo sport – Cultura enogastronomica e vita attiva” ha inaugurato il fitto calendario di iniziative della 35^ edizione di Grappolo d’Oro (7-16 settembre 2018), manifestazione legata proprio alla celebrazione dei prodotti del territorio valtellinese e in particolare dei suoi pregiati vini. “Non posso che esprimere la soddisfazione di ospitare, nell’ambito della manifestazione nata per celebrare la grandezza del vino valtellinese, un evento che mette in risalto il valore complessivo delle nostre eccellenze enogastronomiche” – ha dichiarato aprendo i lavori il Sindaco di Chiuro Tiziano Maffezzini. “Da sempre il territorio provinciale punta alla qualità dei propri prodotti, che ormai rientrano nelle abitudini quotidiane di chi predilige un’alimentazione sana e naturale.”

Una centralità sottolineata anche da Massimo Sertori, Assessore agli Enti Locali, Montagna e Piccoli Comuni di Regione Lombardia: “Oltre alle indiscusse perle a livello naturalistico e paesaggistico, la Valtellina spicca tra le province montane lombarde e italiane per le sue eccellenze enogastronomiche, prodotti tipici della tradizione contadina le cui tecniche di coltivazione, allevamento e lavorazione si tramandano da generazioni. Caratteristiche che la rendono perfetta tanto per gli amanti della buona cucina, quanto per gli sportivi e i sostenitori di uno stile di vita sano e attivo, che qui possono combinare ai piaceri della tavola la possibilità di cimentarsi in diversi sport all’aria aperta.”

Per tutelare e valorizzare questo inestimabile patrimonio riunendo Consorzi di Tutela, associazioni e aziende produttrici è nato il Distretto Agroalimentare di Qualità della Valtellina, rappresentato da Marco Chiapparini che ha ricordato come: “Il lavoro di squadra da parte di tutti gli attori del territorio – Istituzioni, Consorzi, Aziende e Privati – permette di creare sinergie importanti e di promuovere al meglio, all’Italia e all’estero, la Valtellina e le sue eccellenze. Frutto di queste sinergie è ad esempio il percorso promozionale Taste The Alps, attraverso il quale stiamo presentando in Italia, Francia e Germania i prodotti DOP e IGP del territorio valtellinese: un progetto ambizioso che ci rende particolarmente orgogliosi e che siamo convinti potrà contribuire ad aumentare la conoscenza della Valtellina e conseguentemente il consumo delle eccellenze locali.”

Casimiro Maule, enologo di decennale esperienza e tra i più grandi interpreti del terroir valtellinese, introdurrà con la sua testimonianza una riflessione sul ruolo etico e culturale degli operatori del comparto agro-alimentare: è anche grazie al loro intervento che i prodotti presenti sulle nostre tavole parlano delle tradizioni, dei valori ma anche del futuro e della sostenibilità del territorio di provenienza.

L’imprenditore di origini valtellinesi Giacomo Pedranzini, CEO di Kometa 99 zrt, realtà primaria nella lavorazione delle carni suine e nella produzione di salumi, ha spostato il focus della discussione dalla tavola agli allevamenti e gli impianti produttivi, offrendo la sua peculiare visione: “La proposta di una nuova via di mezzo, fra l’agricoltura industriale e quella biologica. E’ la strada del ritorno al buon senso ed ai ritmi della natura, prudentemente influenzati dalla mano dell’uomo: la filosofia dell’HonestFood, che rimettendo al centro del nostro agire il principio dell’onestà, abbandona gli eccessi e lavora, rispettando l’ambiente ed il benessere degli animali, per offrire ai consumatori cibo buono e sano, a prezzi accessibili.”

Una responsabilità nei confronti dell’intera filiera che coinvolge anche i responsabili della GDO: su questo tema è intervenuto anche Oreste Santini, Presidente di Consorzio Europa, associazione di operatori della vendita al dettaglio che opera sotto l’insegna Sigma in Lombardia e altre regioni del Nord Italia.

Al cuore della mission aziendale di Kometa c’è anche la volontà di offrire prodotti compatibili con una dieta equilibrata, promuovendone l’adozione insieme ad uno stile di vita attivo. Ma cosa significa, oggi, mangiare bene? Ha approfondito questo aspetto Giorgio Donegani, Tecnologo alimentare ed Esperto di nutrizione: “Oggi sembra diventato difficile definire il concetto stesso di sana alimentazione, bombardati da notizie e informazioni allarmistiche che tendono a promuovere un rapporto di estrema diffidenza con il cibo. Si demonizzano alimenti che appartengono da sempre alle nostre tradizioni di consumo, e si glorificano alimenti che invece sono estranei alla nostra cultura, promuovendo un pensiero magico che tende a deresponsabilizzare l’individuo nei confronti della gestione della propria salute. La dieta mediterranea, frutto di secoli di naturale adattamento dell’uomo alle risorse dell’ambiente, suggerisce la direzione in cui muoversi per la salute e il benessere di entrambi. Le nostre scelte alimentari devono inoltre essere contestualizzate nell’ambito di uno stile di vita complessivo che riconosca l’importanza essenziale dell’attività fisica e l’attenzione alla qualità del cibo sostenibile, onesto, nutriente e gustoso, come elementi fondamentali per raggiungere il traguardo del vero benessere.”

La responsabilità degli operatori della filiera è quindi molteplice: nei confronti dei consumatori ma anche dell’ambiente, e in ultima analisi del futuro delle nuove generazioni. Due grandi campioni del ciclismo italiano e internazionale fortemente impegnati in questo campo hanno chiuso i lavori portando la loro testimonianza diretta di uomini di sport, e non solo: Alberto Contador, che attraverso la sua omonima Fondazione è promotore di attività fisica e corretta alimentazione quali fattori fondamentali per una vita sana e per la prevenzione di ictus e di altre malattie, e Ivan Basso in qualità di Direttore Sportivo di Polartec-Kometa, la squadra Continental della Fondazione Contador.

La loro presenza a Chiuro in questi giorni non è casuale: i passi e le strade che hanno fatto la storia del Giro d’Italia sono infatti base degli allenamenti in altura del team spagnolo, che dopo una prima incursione in Valtellina lo scorso giugno è tornata qui per completare la preparazione agonistica. Una scelta che la Polartec-Kometa condivide con tante squadre federali e società sportive, e conferma il territorio valtellinese e i suoi attori tra i promotori più credibili e autorevoli di questi valori.

Alberto Contador e Ivan Basso saranno protagonisti di un intero weekend dedicato alla promozione del ciclismo in Valtellina che culminerà domenica 9 settembre con l’ormai tradizionale appuntamento con il Contador Day, un grande evento sportivo che vedrà migliaia di ciclisti pedalare con Alberto e il suo Continental team Polartec-Kometa sulle strade che portano al mitico Passo Gavia. Per partecipare è necessario iscriversi attraverso questo link: www.contadorday.com/it.

1 comment

Leave a reply