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Rally Italia Talent vince il 24enne Marco Piccoli nella categoria piloti con disabilità

Marco Piccoli conquista la settima edizione dell’Aci Rally Italia Talent nella categoria piloti con disabilità. È l’atto finale di un anno che per la prima volta, grazie a Suzuki Italia, Generali Assicicurazioni, Handytech, Toyo e Hap Academy Milano, vede piloti con disabilità competere tra loro e con i “cosiddetti abili” con una vettura speciale adattata per far correre le persone con disabilità motorie.

Una gara combattuta fino all’ultima chicane tra Mattia Cattapan, Andrea Marchesani e Marco Piccoli che si sono subito staccati dagli altri durante le tre prove che si sono svolte dal 14 al 15 settembre. A spuntarla è Marco Piccoli, 24 anni, disoccupato ed meccanico di moto divenuto paraplegico a causa di incidente un frontale in moto. Il suo sogno è quello di lavorare Nel mondo del motorsport. Secondo Mattia Cattapan, 30, veneto di San Martino Di Lupari, presidente dell’associazione Crossabili, un’associazione no profit che offre alle persone portatrici di handicap una serie di attività finalizzate all’inclusione, alla condivisione, al divertimento, all’autonomia e allo sport.

Un successo nel successo infatti il Gran Fratello dei motori targato Aci e Suzuki ha “messo in pista” oltre 10.569 persone con il desiderio di diventare piloti o navigatori. Per un giorno o forse per tutta la vita. Un numero da record per l’evento nonostante l’emergenza Covid 19. Di questi oltre 100 iscritti erano con patenti speciali e, per la prima volta, hanno potuto correre testa a testa grazie a una Swift del marchio giapponese con comandi speciali.

Un test positivo che ha spinto gli organizzatori a progettare per l’edizione 2021: grazie al progetto Rally Italia Talent Ability promosso con lo slogan #rallypertutti, non ci saranno più barriere all’ingresso nel settore rally per i diversamente abili che potranno partecipare, gratuitamente, alle selezioni, alla semifinale e alla finale come tutti gli altri iscritti e con le stesse prove, così da garantire l’integrazione agonistica totale.

Le prove si svolgono su un tracciato tipico di una competizione di rally. La persona con disabilità siede accanto a un pilota professionista che di volta in volta fa da navigatore o da driver e valuta le capacità di chi gli siede accanto nella prova, naturalmente con consigli sia per la guida sportiva sia per la guida di tutti i giorni. Dalle selezioni regionali si passa alla semifinale e alla finale

«Se la sono giocata alla pari con i piloti cosiddetti abili – dichiara Renzo Magnani, organizzatore di Aci Rally Italia Talent – già da adesso i tempi delle prove hanno una classifica unica. In sette anni, complessivamente hanno corso con noi circa 200 tra piloti e navigatori con disabilità – prosegue Magnani – Il miglior risultato è stato quello della seconda edizione, ovvero la vittoria nella categoria Navigatori di Francesco Cozzula, ipovedente di Osilo (Sassari), che come premio ha partecipato al Rally 2 Valli di Verona, gara valida per il Campionato Italiano Rally»

FONTE : THEORIA.IT