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Donne in viaggio: le destinazioni con maggiore capacità di reazione in caso di emergenza

Cultura, da domani lo spot UNPLI su censimento patrimonio immateriale - Su reti Rai e Mediaset con la voce di Maria Grazia Cucinotta

Il 30 luglio, giornata internazionale contro la tratta delle persone, si apre un’importante opportunità per sensibilizzare l’opinione pubblica su questa grave violazione dei diritti umani. Ogni anno, milioni di persone diventano vittime della tratta di esseri umani in tutto il mondo, la maggior parte delle quali sono donne e bambine. Solo in Europa, nel 2022, sono stati registrati 10.093 casi accertati. Questa giornata sottolinea l’urgenza di garantire la sicurezza per tutti, e in particolare per le donne che scelgono di viaggiare da sole. Vediamo quali sono i luoghi dove gli abitanti sanno reagire meglio a segnali e situazioni di emergenza.

Situazioni di emergenza: la Corea del Sud e la Germania dominano la classifica

Secondo un’indagine recente che ha valutato la capacità delle persone di rispondere efficacemente ai segnali di soccorso, la Corea del Sud è il paese con la percentuale più alta di persone pronte e informate per gestire situazioni di emergenza (73%). Questo eccellente risultato indica non soltanto un alto livello di consapevolezza e preparazione tra la popolazione, ma contribuisce anche a fare della Corea del Sud una meta sicura per viaggiare. Al secondo posto troviamo la Germania, primo paese europeo della classifica con una percentuale di risposta del 59%. Il secondo paese europeo a classificarsi è invece la Svezia al 4° posto.

Seguono soprendentemente il Brasile con il 58% al 3° posto, e poi una serie di paesi latinoamericani tra cui il Messico, l’Argentina e la Colombia, che si posizionano rispettivamente al 5°, 8° e 9° posto. Al contrario, in fondo alla classifica troviamo paesi come l’Australia (30%), Hong Kong (29%) e il Giappone (26%), dove le persone sembrano avere meno conoscenze su come rispondere a situazioni di emergenza.

In questa classifica, l’Italia si posiziona solamente al 18° posto, dietro anche rispetto ad altre nazioni europee vicine come la Francia e la Spagna. Questo posizionamento dimostrerebbe quindi una mancata sensibilizzazione e preparazione adeguata rispetto a situazioni di emergenza e sicurezza.

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Metodologia:

Questo studio è stato realizzato effettuando un sondaggio in 27 paesi diversi, presenti nelle classifiche presentate. Successivamente, sono stati raccolti i dati e analizzato i risultati. I risultati utilizzati sono quelli dell’Italia, salvo dove specificato diversamente.

Riguardo a Preply:

Preply è una piattaforma per l’apprendimento delle lingue online che mette in contatto insegnanti e centinaia di migliaia di studenti in 180 paesi nel mondo. Il suo database contiene più di 40.000 insegnanti che insegnano oltre 50 lingue, supportati da un algoritmo di apprendimento automatico che consiglia i migliori per ciascuno studente. Nata negli Stati Uniti nel 2012 da tre fondatori ucraini, Kirill Bigai, Serge Lukyanov e Dmytro Voloshyn, Preply è cresciuta passando dall’essere un team di 3 persone a una società di oltre 600 dipendenti di 62 nazionalità diverse, con uffici a Barcellona, New York e Kiev.