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Tirano: un’estate magica a bordo del famoso Trenino Rosso

Tirano: un’estate magica a bordo del famoso Trenino Rosso

Tirano, 16 giugno 2020 – A seguito della riapertura dei confini con la Svizzera avvenuto nella giornata di ieri, lunedì 15 giugno 2020, a Tirano riparte anche la stagione a bordo del rinomato Trenino Rosso del Bernina, per un viaggio fuori porta alla scoperta di paesaggi unici e panorami mozzafiato, dove potersi rilassare e scoprire affascinanti luoghi ricchi di storia, cultura e tradizione.
Dall’Ospizio Bernina, il punto più alto della Ferrovia retica a 2 253 metri s.l.m., al ghiacciaio del Piz Bernina, fino alla splendida e caratteristica St. Moritz, all’alta Engadina e alla vallata del fiume Inn, il “Trenino Rosso”, non più considerato come solo collegamento tra Italia e Svizzera, ma diventato ormai vero e proprio Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO, regala un’esperienza affascinante per grandi e piccini che vogliono godersi viste incredibili comodamente seduti a bordo del “convoglio rosso”.
In occasione del periodo estivo, sono numerose le vantaggiose offerte pensate per i viaggiatori, con uno sguardo in più anche per le famiglie che desiderano vivere una vacanza all’insegna di cultura, ma soprattutto natura:
Allegra Carta Giornaliera – Il pass giornaliero per veri esploratori  La Carta Allegra Giornaliera, con partenza dalla storica città di Tirano, offre ai viaggiatori la possibilità di vedere da vicino alcune delle attrazioni e aeree geografiche più rinomate della zona dei Grigioni, come ad esempio: il Passo del Bernina, il paradiso naturale dell’Engadina, la selvaggia e incontaminata Valle dell’Albula o la Gola del Reno. 
A partire da CHF 35 (circa € 33) gratis per 2 bambini (fino a 16 anni di età) accompagnati da un adulto.
Allegra Carta Giornaliera Famiglia – (S)Pass(o) per famiglie La Carta Allegra Giornaliera è disponibile anche per le famiglie con bambini, un’offerta imperdibile per visitare le bellezze territoriali in compagnia dei più piccoli e vivere momenti davvero avventurosi senza mai staccarsi dal finestrino. Salendo a bordo proprio nel centro di Tirano, si potranno ammirare prati, boschi, laghi, monti, castelli e fortezze, viadotti vertiginosi e gallerie elicoidali, con la possibilità di scendere alle fermate su richiesta per giocare nei ruscelli alpini o arrampicarsi sugli alberi. Inoltre, a bordo delle carrozze panoramiche aperte, i viaggiatori potranno assaporare l’aria frizzante di montagna direttamente sul proprio viso e ammirare il panorama a 360°. 
A partire da CHF (circa € 56) valido per max. 2 adulti e 3 bambini, min. per 1 adulto e 1 bambino.
L’esperienza sul Trenino Rosso inizia e termina il suo percorso proprio a Tirano, conosciuta per essere uno storico crocevia tra l’Italia e la Svizzera e una città ricca di storia, arte e cultura oltre che di tradizioni enogastronomiche tramandate di generazione in generazione. 
Tra le bellezze più rinomate che raccontano la storia della città di Tirano, c’è la rinascimentale Basilica della Madonna di Tirano, uno dei più importanti luoghi religiosi della Valtellina e famosa meta di pellegrinaggio di fedeli provenienti da tutta l’Europa. Il Santuario sorge infatti nel luogo dove, come racconta la tradizione, la Madonna apparve nel settembre del 1504 a Mario Omodei promettendo la cessazione della peste qualora venisse costruito un tempio in suo onore. Così, il 25 marzo 1505, nel corso di una solenne cerimonia, fu posta la prima pietra dell’edificio, ai piedi della medioevale chiesetta di Santa Perpetua, così che la Basilica divenne simbolo sacro per eccellenza del territorio Valtellinese.
Un altro luogo religioso da visitare nel tiranese è la millenaria Chiesetta di Santa Perpetua, costruita in una posizione strategica e panoramica da cui domina la sottostante piazza della Basilica e tutto il territorio circostante alla città. Le prime notizie che documentano l’esistenza della chiesetta risalgono alla seconda metà del XII secolo, infatti, per moltissimi anni è stata un punto cardine del sistema di comunicazione che, attraverso i passi del Bernina e dell’Aprica, univa le valli del Reno e dell’Inn con la Valtellina e la Valcamonica, oltre che luogo di asilo per viandanti e pellegrini che attraversavano il territorio.