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Xavier Jacobelli: “Ripartire da Pio Esposito. Ma l’Italia del calcio è ancora un Paese per vecchi”

Xavier Jacobelli: “Ripartire da Pio Esposito. Ma l’Italia del calcio è ancora un Paese per vecchi”

Xavier Jacobelli: “Ripartire da Pio Esposito. Ma l’Italia del calcio è ancora un Paese per vecchi”


La pesante sconfitta per 1-4 contro la Norvegia ha riacceso l’incubo di un terzo Mondiale consecutivo senza l’Italia e ha riportato al centro del dibattito il coraggio – o meglio, la mancanza di coraggio – nel puntare sui giovani. Partendo dal caso simbolo di Francesco Pio Esposito e dai dati dello studio CIES sul minutaggio degli Under 21 nei top campionati europei, Xavier Jacobelli analizza per scommesse.io perché il nostro calcio continui a preferire l’usato sicuro al talento emergente e quali conseguenze questo abbia sulla Nazionale di Gattuso alla vigilia dei playoff di marzo.
La sconfitta contro la Norvegia, Ringhio deve ricominciare daccapoLa batosta con la Norvegia alimenta la grande paura che nei playoff di fine marzo, per la terza volta consecutiva l’Italia non vada al Mondiale. A pesare non è soltanto l’umiliante 1-4 subito in casa, ma, soprattutto, la fragilità di una Nazionale che nella ripresa si è squagliata come neve al sole. Dopo le prime cinque vittorie consecutive di Gattuso si pensava che gli Azzurri avessero finalmente svoltato: Haaland, Sorloth e gli altri Vichinghi hanno demolito l’auspicio e adesso Ringhio deve ricominciare daccapo.Aspettando le idi di marzo, calcisticamente procrastinate al 26 (semifinale) e, speriamo, al 31 marzo (finale), un’analisi approfondita su quali e quante siano le squadre che nei primi cinque campionati europei valorizzano i giovani quando non giovanissimi calciatori, risulta decisamente istruttiva per contribuire al rinnovato dibattito sull’Italia del calcio Paese per vecchi che non partecipa al Mondiale dal 2014, quando Francesco Pio Esposito aveva 9 anni. Tendenza che, peraltro, rispecchia il generale inverno demografico del nostro Paese.L’Italia non crede nei giovani, il CIES confermaE se è dal diamante dell’Inter (3 gol nelle prime 5 presenze in azzurro) che Gattuso deve ripartire, al nostro calcio manca il coraggio di osare e di credere nei suoi giovani. Lo conferma lo studio condotto dallo svizzero Cies, il Centro Internazionali di Studi Sportivi con sede a Neuchatel. Il primo capitolo prende in esame il periodo 2009-2023 e conta i minuti giocati dagli Under 18 nei primi cinque campionati europei.Donnarumma. Poi il nullaParadosso dei paradossi, in testa alla classifica c’è un italiano, Gianluigi Donnarumma, oggi ventiseienne capitano della Nazionale (79 presenze) e portiere del City, lanciato in Serie A nel Milan quando aveva 16 anni e 8 mesi dall’indimenticabile Sinisa MIhajlovic. Malauguratamente, come potete notare, Gigio è l’unico tricolore, in un elenco illuminante dove spiccano alcuni nomi eccellenti che, negli anni successivi al debutto in prima squadra, avrebbero sfondato ai massimi livelli, alias Camavinga, Wirtz, Gavi, Zaïre-Emery, Jude Bellingham, Havertz, Varane. Per dire.


Impiego dei giovani: Juve 15ª, Inter e Napoli non pervenuteUna sezione ancora più significativa degli studi Cies analizza la percentuale di minuti giocati nei campionati nazionali per fasce d’età nella stagione 2024/2025. Prendendo in esame le 96 squadre delle prime cinque leghe europee, in testa alla graduatoria Under 21 c’è lo Strasburgo, prezioso serbatoio Chelsea; il Barcellona è secondo, la Juve è quindicesima, unica italiana nella Top 20. All’opposto, Inter e Napoli brillano al vertice della classifica del maggior numero di Over 30. Lo Strasburgo ha riservato la percentuale più alta di minuti ai giovanissimi: 59,4%; il Barcellona il 38,3%. In assoluto, cioè allargando lo studio a 65 campionati mondiali, la squadra più giovane risulta essere un club della serie B belga, il Lommel che, non casualmente, orbita nella costellazione City Group, sublimata dalle imprese dei Citizens di Guardiola e alla quale appartiene anche il Palermo. Lo Strasburgo primatista dei top campionati è quarto. La Juventus è la squadra della Serie A che lascia più minuti ai giovani: 18% del totale. Il Como di Fabregas ha scalato posizioni su posizioni, risultando 22° col 15.6% di minuti riservati agli U21. Roma, Fiorentina e Milan si sono piazzate a metà classifica. Agli ultimi tre posti nella stagione che ci siamo lasciati alle spalle si sono piazzati il Napoli campione d’Italia, l’Inter seconda e l’Atalanta terza: nel dettaglio, Napoli (45,2%), Inter (40,9%) e Atalanta (32,8%).Inter e Napoli senza Under 21Il Cies rimarca come, con Inter e Napoli non abbiano giocato Under 21. Il più giovane schierato nell’ultimo campionato da Simone Inzaghi è stato Palacios, 22 anni. A seguire: Asllani e Zalewski, entrambi classe 2002; il più giovane del Napoli è stato Rafa Marin, 22 anni. Fra le 96 squadre dei top cinque campionati, Inter e Napoli sono le uniche due a raccogliere uno 0%. Gli spagnoli dell’Osasuna e i tedeschi dell’Hostel Kiel sono arrivati allo 0,2%. Il Napoli è anche al primo posto assoluto nella classifica dei top cinque campionati per percentuale di minuti degli Over 30, seguito da Osasuna, Rayo Vallecano, Mallorca e Atletico Madrid. Nella classifica europea l’Inter è ottava, mentre in quella mondiale il primato spetta ai serbi del Mladost: Over 30 per il 76,6% dei minuti stagionali.La classifica per % di minutaggio dei giovani U21 (Dati Cies, stagione 2024/2025):Strasburgo 59,4%Barcellona 38,3%Reims 29,7%Lipsia 29,2%Eintracht 28,6%Psg 27,3%Celta Vigo 25,9%Brighton 25,4%Monaco 23,6%Manchester United 21,3%Valencia 20,9%Montpellier 19,8%Valladolid 19%Bournemouth 18,4%Juventus 18%Las Palmas 17,9%Southampton 17,6%Lione 17%Lens 16,6%Tottenham 16,5%Parma squadra più giovane in Serie A e terza in EuropaDella Serie A 2025/2026, la squadra più giovane è il Parma, con un’età media di 24,26 anni, allenato dal verdissimo allenatore Carlos Cuesta Garcia, nato a Palma di Maiorca il 29 luglio 1995, ex centrocampista del Santa Catalina Atletico, ritiratosi a 18 anni per iscriversi a Scienze Motorie, Università di Madrid; successivamente volontario nel settore giovanile dell’Atletico di cui diventa responsabile; vice allenatore della Juve Under 17 e vice di Arteta all’Arsenal prima di approdare in Emilia. Alle spalle del Parma c’è il Como, terza la Juve. La squadra più vecchia è il Napoli campione d’Italia. Nel dettaglio:Parma: 24,26 anniComo: 25,61 anniJuventus: 25,70 anniUdinese: 25,74 anniLecce: 25,82 anniCagliari: 25,94 anniGenoa: 26,23 anniSassuolo: 26,26 anniVerona: 26,45 anniRoma: 26,52 anniAtalanta: 26,68 anniPisa: 26,84 anniFiorentina: 27,28 anniTorino: 27,38 anniBologna: 27,70 anniLazio: 27,71 anniMilan: 28,04 anniCremonese 28,10 anniInter: 29,35 anniNapoli: 29,56Il Parma, sottolinea il Cies, è la terza squadra più giovane della Top 5 europea; la prima è lo Strasburgo (21,45 anni) che, in materia, conferma il primato dell’ultima stagione; la seconda è il Psg campione d’Europa (24,09 anni). Luis Enrique a Parigi ha fatto davvero la rivoluzione: tramontato il tempo di Neymar, Messi, Mbappé e degli ingaggi astronomici, lo spagnolo si è assiso sul trono Champions, sciorinando i suoi gioielli, presenti e futuri: Désiré Doué, 20 anni; Joao Neves, 21 anni; Bradley Barcola, 23 anni; Senny Mayulu, 19 anni; Ibrahim Mbaye, 17 anni; Quentin Djantou, 18 anni; Lucas Beraldo, 21 anni; Noham Kamara, 18 anni; Zaïre-Emery, 18 anni; Mathis Jangeal, 17 anni; Wassim Slama, 17 anni. Può bastare?Lecce, Cagliari e Udinese in sciaNel panorama italiano, vanno in controtendenza rispetto all’andamento generale Lecce, Cagliari e Udinese. Il club di Sticchi Damiani, grazie al formidabile pigmalione di talenti che risponde al nome di Pantaleo Corvino, storicamente si è sempre distinto per la capacità di valorizzare i giovani emergenti. Nel caso di Francesco Camarda, 17 anni, si deve parlare di giovanissimi. Il centravanti dell’Under 21, in prestito dal Milan, in Salento ha trovato l’ambiente ideale per crescere e imporsi all’attenzione generale. Semmai, considerata la delusione Gimenez, bisognerebbe chiedere al club rossonero perché non abbia creduto subito in Camarda. Nella bravura di un allenatore debuttante, invece, crede il Cagliari che ha affidato la panchina al trentanovenne Fabio Pisacane, catapultandolo dalla Primavera alla prima squadra dove Palestra, 20 anni, in prestito dall’Atalanta, e Caprile, 24 anni, alla prima chiamata in Nazionale, spiccano nel collettivo rossoblù. L’Udinese, si sa, da anni, scopre e importa talenti dall’estero. La novità è che in questa stagione ha scommesso su Zaniolo, che di anni ne ha 26 e sa quanto la friulana sia per lui la grande occasione per tornare ciò che prometteva di essere quando ne aveva diciannove e la Roma l’acquistò dall’Inter.