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PIA MARIANI e i suoi preziosissimi gioielli

Lo charme avvolgente di Pia Mariani conquista chiunque la incontri e la sua arte è pura bellezza. Da un retroterra di antiche nobiltà, le sue inconfondibili creazioni trovano contemporaneità innovativa. Dai rinascimentali maestri dell’arte orafa e del loro splendore all’origine dell’eccellenza di Milano, allo charme dei colori dei cieli molisani dei secoli di Roberto il Normanno, quando il respiro dei larghi orizzonti tra Larino e Ururi s’intrecciava con la sapienza essenziale e cosmopolita dei monaci benedettini.

A Ururi, che in lingua arberesch vuol dire aurora, Pia Mariani nasce e muove i primi passi respirando gli ampi e dolci orizzonti dei colli molisani. Quando la sua famiglia si trasferisce a Milano, Pia Mariani trova il miglior ambiente per realizzare appieno la sua libertà di espressione e perfezionare la sua vocazione creativa. Laureata all’Accademia di Belle Arti di Brera riceve la lode in pittura che sottolinea un’indiscussa dote della sua qualità artistica. Inizia subito a lavorare come designer per le creazioni di moda, tessuti e manifesti. Dal 1980 al 1985 Pia svolge attività di indossatrice per famose case di moda quali Pims, Soprani, Callaghan e Versace. Nel 1985 inizia la sua attività di design e di progettazione avviando uno stretto contatto con artigiani e orafi selezionati per studiare in dettaglio microscultura e tecniche per la creazione di oggetti preziosi, sia come pezzi unici che in serie. Dopo numerose collaborazioni con gioiellieri italiani ed esteri, e dopo un viaggio ‘rivelatore’ in Giappone, nel 1994 l’artista-designer decide di creare il proprio brand, con una produzione indipendente, totalmente italiana, in oro, diamanti e pietre preziose, frutto di una ricerca ingegnosa.

La sua prima opera preziosa è Il Mappamondo, una creazione raffinata che diventa un emblema dell’arte orafa italiana dal fascino senza tempo. Un pendente in oro (i continenti) con diamanti e pietre intercambiabili (gli oceani) che ne trasformano il colore: dall’acqua marina al turchese, dal corallo al lapislazzulo, dal cristallo di rocca all’ambra. Un meccanismo lungo l’equatore apre e chiude il globo delle terre emerse finemente definite.