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Una principessa araba in cattedra insegna la resilienza a Milano

Una principessa araba in cattedra insegna la resilienza a Milano.

Sua altezza Al Reem Al Tenaiji, principessa degli Emirati Arabi Uniti, sarà docente presso l’Università Popolare degli Studi di Milano e insegnerà kintsugi, l’arte giapponese di riparare con l’oro “le ferite” delle ceramiche

L’Università Popolare degli Studi di Milano, università telematica di diritto internazionale, annuncia la presenza nel suo corpo docenti di Sua altezza Al Reem Al Tenaiji, principessa degli Emirati Arabi Uniti. Un’iniziativa che si colloca nella visione dell’Ateneo della valorizzazione delle diversità e dell’importanza di promuovere una conoscenza intercontinentale.

L’incarico di docenza universitaria della principessa sarà nell’insegnamento del Kintsugi, letteralmente oro “kin” e riunire, riparare, ricongiunzione “tsugi”, un’antica arte giapponese di riparazione delle ceramiche rotte con saldature di oro o argento liquido o lacca intrise di polvere d’oro, che esaltano la pratica dell’imperfezione, un insegnamento e metafora del dolore; le crepe, infatti, diventano esteticamente belle, esempio di nuova vita e resilienza. Ogni oggetto riparato non potrà mai essere ricomposto nella maniera identica, sarà unico. Dunque, un’arte che ha profonde connotazioni con il mondo dell’esperienza nel suo divenire imperfetto, oltre ad essere un esempio della metafora umana.

“Una posizione di incarico universitario che trovo straordinariamente rilevante nel dare forma al concetto di resilienza umana attraverso l’arte” – commenta il Prof. Dott. Adolfo Panfili, Rettore vicario.

“Questo pensiero trova sincronia ed efficacia con gli intenti del Polo scientifico di Istruzione, Studio e Ricerca sulle Migrazioni dell’Università popolare degli Studi di Milano – prosegue il responsabile Prof. Dr. Nicola Crozzoletti, Vice presidente e titolare della Cattedra di Psicologia clinica e dell’Educazione – Poiché i fondamenti delle qualità personali, intellettuali e umane presenti in Al Reem Al Tenaiji, potranno convogliare in un’ampia visione ed esaltazione della diversità, della frammentarietà dei fenomeni multiculturali del nostro contesto storico. Uno stimolo verso nuovi sviluppi non solo economici, ma creativi e per il benessere delle persone”.

Sua altezza Al Reem Al Tenaiji, da sempre filantropa e donna d’affari, è conosciuta soprattutto per la sua visione in controtendenza sull’uso del velo e delle condizioni della donna nell’Islam, posizione che ha aperto un dibattito libero, democratico di come in Arabia Saudita molte donne abbiano la possibilità di arrivare a ruoli di vertice, ma che in gran parte subiscano ancora molte restrizioni. L’impegno sociale di Al Reem Al Tenaiji ha dato origine alla sua fondazione Awakening, che opera in sud America, Africa e Asia, con l’intento di migliorare gli aspetti di migrazione in paesi terzi, attraverso la promozione dell’istruzione e della formazione professionale per incentivare una economia locale, le infrastrutture e opere di assistenza sanitaria.

FONTE
ALESSANDRO MAOLA COMUNICAZIONE