GIOCHI 2026, ALBERGATORI CORTINA: CABINOVIA SOCREPES SERVE ECCOME

Giochi 2026, albergatori Cortina: Cabinovia Socrepes serve eccome
Rautti: Opera indispensabile a riuscita evento e per stare al passo
Venezia. Dopo la presa di posizione degli impiantisti, anche l’Associazione degli albergatori di Cortina esprime sostegno a Simico appoggiando la realizzazione della Cabinovia Apollonio-Socrepes. E’ un investimento ritenuto “cruciale per il consolidamento della leadership di Cortina nel panorama turistico nazionale e internazionale”. Spiega Sandra Ruatti, presidente dell’Assoalbergatori Il futuro della nostra località è indissolubilmente legato alle Olimpiadi 2026 e le Olimpiadi 2026, a loro volta, sono indissolubilmente legati alla buona riuscita delle opere inserite nel piano organizzativo. La realizzazione della nuova cabinovia non fa eccezione e anzi siamo profondamente convinti che essa rappresenta una scelta lungimirante per il territorio, soprattutto in termini di legacy in quanto migliorerà significativamente l’accessibilità della destinazione, contribuendo in primis a decongestionare il traffico”.
Tema, la viabilità, “che sta particolarmente a cuore” non solo ai professionisti dell’ospitalità, “ma anche ai visitatori che quotidianamente affollano le nostre montagne e soprattutto all’intera comunità che, nei periodi di maggior afflusso, paga un prezzo altissimo in termini di disagi a causa dell’eccessiva circolazione veicolare. Grazie a quest’opera, invece, residenti e ospiti potranno contare su collegamenti più rapidi, efficienti e funzionali in grado di ottimizzare la loro esperienza rendendola più fluida e dunque piacevole”, afferma Rautti in una nota.
Rautti, poi tiene a puntualizzare come la costruzione della cabinovia si integri “perfettamente” con un programma di sviluppo. In un momento storico come l’attuale in cui la sostenibilità è ormai diventata un asset prioritario, la cabinovia costituisce un esempio virtuoso di mobilità lenta, pensata per ridurre in modo soft l’impatto del turismo massiccio senza rinunciare alla qualità. Si tratta di un’infrastruttura che negli intenti risponde perfettamente alle aspettative di una clientela sempre più numerosa, sempre più eterogenea, sempre più internazionale e sempre più esigente. Esattamente quello di cui abbiamo bisogno per costruire una solida eredità post olimpica”. Questo senza dimenticare che bisogna stare al passo con altre destinazioni alpine “che stanno già investendo massicciamente nel rinnovamento della proposta turistica attraverso l’ammodernamento dei propri impianti. E noi non possiamo permetterci di restare indietro perché sappiamo quanto sia fondamentale elargire servizi all’altezza di un mercato in costante evoluzione come quello dell’ospitalità”, conclude Rautti.
