Francesca Mo a MOLA, ARTE SIN FRONTERAS – I nuovi gioielli

Francesca Mo sarà tra i 20 artisti internazionali protagonisti di MOLA, ARTE SIN FRONTERAS (MASF),
mostra curata da Carla Brusa e Patrizia Pagan de Paganis, che inaugura il 30 settembre a Bogotà,
Colombia, presso la sede del Politécnico Grancolombiano. La mostra è sponsorizzata dall’Ambasciata
d’Italia in Colombia, dall’Istituto Italiano di Cultura di Bogotá, dal Politécnico Grancolombiano e da
Molasart.
Con questo appuntamento prende il via un percorso espositivo di dieci tappe in diverse città del mondo.
La mostra sarà arricchita da workshops che metteranno in dialogo studenti e artisti, conferenze dedicate
alla cultura indigena e una sfilata di fashion design organizzata dagli studenti del Politécnico con il
supporto di alcuni brand di moda.
La mostra celebra l’anima delle Molas, patrimonio culturale della nazione, attraverso gli occhi e le
interpretazioni di creativi provenienti da diverse parti del mondo. L’evento offre al pubblico una visione
originale e innovativa del mondo delle molas, l’arte tessile tradizionale delle donne indigene Guna fatta
di colorati disegni realizzati con strati di tessuto sovrapposti e tagliati.
Da sempre un simbolo di identità e cultura per la comunità indigena, le molas diventano così fonte di
ispirazione per gli artisti contemporanei, chiamati ad esplorare e interpretare le molteplici dimensioni
culturali e artistiche di questo antico artigianato e a riflettere sulle sfide e le opportunità dell’interazione
tra tradizione e innovazione.
Francesca Mo, che da anni esplora il mondo dei materiali, porta a MOLA, ARTE SIN FRONTERAS, una
serie di gioielli che reinterpretano con sensibilità contemporanea l’antica arte delle molas, in un dialogo
profondo tra tradizione e innovazione, tra artigianato e linguaggio artistico contemporaneo.
Proseguendo la sua ricerca sui tessuti iniziata con la collezione Intrecci, presentata per la prima volta alla
Galleria Subert di Milano nel maggio 2014 — dove le ispirazioni spaziavano dai frammenti di broccato
del XVIII secolo ai tessuti classici, fino ai fili dai colori vivaci incapsulati in argento, bronzo e oro —
Francesca Mo non si limita a riproporre il linguaggio delle molas, ma lo reinventa.
Da un lato, cattura frammenti delle molas, racchiudendoli in cornici dalle forme morbide e organiche
pensate per custodire ed esaltare la forza narrativa delle trame e, dall’altro, ne distilla l’intensa essenza
cromatica in orecchini minimalisti in vetro, reinventando la tradizione attraverso una lente
contemporanea.
Ogni gioiello diventa così un piccolo quadro sospeso, un racconto portatile di colori e simboli.
Nicoletta murialdo press office
