Torino, Salone del Libro: Giuli Rivoluziona le Carte Cultura e Merito, e Apre al Dialogo sul Cinema

Il Salone del Libro di Torino si è trasformato in un palcoscenico di annunci e riflessioni per il sottosegretario alla Cultura, Gianmarco Giuli. 1 Al centro del suo intervento, la volontà di semplificare e rendere più efficaci le Carte Cultura e Merito, i nuovi incentivi per i consumi culturali dei giovani che hanno preso il posto della controversa 18App. Ma Giuli non si è limitato a questo, aprendo un dialogo costruttivo sul futuro del cinema italiano.
La questione delle Carte Cultura e Merito, introdotte per sostenere l’accesso dei giovani alla cultura, è stata affrontata con pragmatismo. Giuli ha riconosciuto la necessità di rendere questi strumenti più “funzionali”, semplificando le procedure e ampliando le possibilità di utilizzo. L’obiettivo è chiaro: incentivare concretamente i consumi culturali dei giovani, offrendo loro un accesso agevolato a libri, cinema, teatro e altre forme di espressione artistica.
Ma è sul tema del cinema che Giuli ha mostrato una particolare apertura al confronto. Consapevole delle sfide che il settore sta affrontando, il sottosegretario ha espresso la volontà di avviare un dialogo costruttivo con tutti gli attori coinvolti, dalle case di produzione agli esercenti, dagli autori agli spettatori. L’obiettivo è individuare soluzioni condivise per rilanciare il cinema italiano, valorizzando la sua creatività e la sua capacità di raccontare storie che parlino al cuore del pubblico.
L’intervento di Giuli al Salone del Libro di Torino ha dunque delineato una visione pragmatica e dialogante della politica culturale. La semplificazione delle Carte Cultura e Merito e l’apertura al confronto sul cinema rappresentano segnali importanti di un approccio che punta a superare le divisioni ideologiche e a costruire soluzioni concrete per il futuro della cultura italiana.
