Tennis in chiaro: US Open su SuperTennis fino al 2030, una scommessa vincente

La notizia è di quelle che fanno esultare gli appassionati di tennis: lo US Open rimarrà visibile in chiaro sul canale SuperTennis fino al 2030. Un annuncio che non è solo una conferma di diritti televisivi, ma, come sottolinea il presidente della FITP (Federazione Italiana Tennis e Padel), Angelo Binaghi, un vero e proprio “investimento culturale e sportivo”.
Tennis in chiaro: Un’Operazione Strategica
L’accordo raggiunto per prolungare la trasmissione del prestigioso Slam americano non è un fatto isolato. Si inserisce in una strategia più ampia e lungimirante della Federazione, volta a massimizzare la visibilità del tennis in Italia. Rendere uno dei quattro tornei del Grande Slam accessibile a tutti, senza abbonamenti a pagamento, ha un impatto enorme sulla diffusione e la popolarità di questo sport.
L’investimento in diritti televisivi così importanti è la dimostrazione che SuperTennis non è solo un canale, ma un motore di promozione sportiva. Binaghi lo ha ribadito: non si tratta solo di acquistare un prodotto, ma di investire nel futuro del tennis, creando nuovi appassionati, avvicinando giovani e meno giovani alle racchette e, di conseguenza, alimentando la base di praticanti.
L’Effetto Jannik Sinner e la “Sinner-mania”
La scelta di SuperTennis di puntare forte sullo US Open si carica di un significato ancora più profondo in un momento storico come questo. L’ascesa di Jannik Sinner ai vertici del tennis mondiale ha generato una vera e propria “Sinner-mania”, riportando il grande pubblico a seguire le vicende del circuito ATP.
La vittoria di Sinner agli Australian Open e la sua leadership nel ranking mondiale hanno acceso i riflettori su un movimento in forte crescita. Trasmettere in chiaro lo US Open significa permettere a milioni di italiani di seguire il percorso di un campione che, come pochi altri, ha il potenziale di ispirare una nuova generazione di tennisti.
Oltre lo Sport: Un Investimento Culturale
L’intuizione di Binaghi è che il tennis non è solo uno sport, ma un fenomeno culturale. Le gesta dei campioni diventano parte del nostro immaginario collettivo. Offrire la possibilità di assistere a match di alto livello come quelli dello US Open senza barriere economiche significa rendere il tennis uno sport “di tutti”, abbattendo le barriere che spesso limitano la fruizione di eventi sportivi di prestigio.
In conclusione, l’accordo per lo US Open su SuperTennis fino al 2030 è una mossa audace e vincente. È la conferma che una visione strategica può trasformare un semplice canale televisivo in un asset fondamentale per la crescita di uno sport, a beneficio di tutti: atleti, federazione e, soprattutto, gli appassionati.
